Le stablecoin: un trend destinato a crescere

Negli ultimi anni le stablecoin, hanno ricoperto un ruolo sempre più rilevante nel mondo delle criptoattivitá aumentandone l’interesse anche da parte di grandi istituti finanziari

Le stablecoin: un trend destinato a crescere
Photo by CoinWire Japan / Unsplash

Come nascono

Le stablecoin sono nate come risposta alla volatilità intrinseca delle criptovalute tradizionali come Bitcoin ed Ethereum. L’obiettivo principale di queste monete digitali era quello di fornire un’alternativa con un valore stabile, tipicamente ancorato a un’attività di riserva come una valuta fiat (ad esempio, il dollaro USA) o una materia prima (come l’oro). La prima stablecoin significativa è stata Tether (USDT), lanciata nel 2014 e ancorata al dollaro USA.

Storia e sviluppo iniziale delle stablecoin:

  1. Prime stablecoin: Le prime versioni, come Tether, hanno promesso di mantenere un valore stabile grazie a riserve di valuta fiat che coprivano il valore delle monete emesse. Questi progetti spesso si affidavano a custodi centralizzati, dove le riserve erano detenute da istituzioni finanziarie.
  2. Stablecoin algoritmiche: Più tardi, sono emerse stablecoin che non si basavano su riserve reali, ma su meccanismi algoritmici per stabilizzare il prezzo (es. DAI di MakerDAO). Queste monete cercano di mantenere il loro peg (ancoraggio) attraverso contratti intelligenti che regolano l’offerta in risposta alla domanda.
  3. Aumento della popolarità: Negli anni successivi, le stablecoin hanno guadagnato molta popolarità, non solo per gli investitori in criptovalute che cercavano un rifugio sicuro, ma anche per coloro che volevano effettuare transazioni rapide e a basso costo senza le fluttuazioni dei prezzi tipiche di Bitcoin o Ethereum.

Evoluzione futura delle stablecoin

Elemento essenziale dell’evoluzione di questo strumento passa di certo dall’istituzionalizzazione e dalla regolamentazione. Con l’aumento dell’adozione da parte di istituzioni finanziarie e l’interesse di governi, è probabile che vedremo un aumento della regolamentazione sulle stablecoin. I governi potrebbero cercare di garantire che siano supportate da riserve sufficienti e di proteggere i consumatori da rischi sistemici. Negli Stati Uniti e in Europa, sono già state proposte normative per controllare l’emissione e l’uso delle stablecoin.

Central Bank Digital Currency (CBDC): Le banche centrali di diversi paesi stanno esplorando o già sperimentando la creazione delle proprie valute digitali (CBDC), che potrebbero essere una sorta di stablecoin emesse dallo Stato. Questo potrebbe portare a una competizione tra stablecoin private e CBDC governative.

Un’altra possibile evoluzione è l’introduzione di stablecoin ancorate a un paniere di valute o altre attività (es. Libra/Diem di Facebook, anche se poi il progetto è stato ridimensionato). Queste stablecoin offrirebbero una maggiore diversificazione e stabilità a livello globale.

Maggiore integrazione nei sistemi di pagamento tradizionali: Le stablecoin potrebbero vedere una maggiore integrazione nei pagamenti quotidiani, specialmente nelle aree non servite dai servizi bancari tradizionali. Grazie alla loro stabilità e facilità d’uso, potrebbero diventare strumenti di pagamento globali, facilitando transazioni transfrontaliere a basso costo.

In sintesi, le stablecoin rappresentano una parte fondamentale del futuro della finanza digitale, e la loro evoluzione dipenderà molto dal bilanciamento tra innovazione tecnologica e regolamentazione.

Stablecoins in dati

Nell'ultimo anno, anche grazie all'avvento delle numerose regolamentazioni in ambito cripto, il numero di stablecoin, oramai definite EMT (e-money token) è letteralmente scoppiato creando dei casi studio di non poco conto anche a livello di stabilità economica delle aziende che ci sono dietro.

Una tra le più rilevanti in termini di interesse attivo è certamente Tether che ha oramai raggiunto un fatturato sbalorditivo di 6,2 miliardi di dollari per il 2023, superando i 5,5 miliardi di dollari di guadagni del magnate degli investimenti globali BlackRock.

Con solo 100 dipendenti rispetto ai 20.000 di BlackRock, la straordinaria redditività di Tether evidenzia il crescente impatto delle attività digitali sulla finanza tradizionale.

Questa performance, guidata da investimenti strategici in buoni del Tesoro USA e da una crescente attenzione verso Bitcoin, colloca Tether in prima linea nel panorama finanziario in evoluzione.