Il mercato delle cripto-attività in Italia: numeri alla mano
L'OAM ha pubblicato il sesto aggiornamento su i dati trasmessi dai VASP all'ente
Nel report pubblicato dall'OAM sono stati analizzati i flussi inviati dai VASP (Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e di servizi di portafoglio digitale) che operano in Italia, iscritti allo speciale Registro tenuto dall’OAM, relativi al secondo trimestre del 2024 e le variazioni percentuali rispetto al primo trimestre dell’anno.
Oltre all'obbligo di registrazione, gli operatori sono infatti tenuti a raccogliere e trasmettere regolarmente informazioni sulle transazioni effettuate per conto dei clienti. Il Decreto Ministeriale del 13 gennaio 2022 richiede agli operatori di comunicare all'Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (OAM) i dettagli delle operazioni in corso sul territorio italiano, inclusi gli identificativi di ciascun cliente.
L'analisi numerica
Rispetto al primo trimestre 2024, il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM è aumentato del 4%, passando da 144 a 150 operatori al 30 giugno 2024.
Inoltre, si registra un aumento del numero dei clienti trasmessi (+4%) e una riduzione della percentuale di VASP che hanno trasmesso il flusso segnaletico (-7%). Inoltre, nel secondo trimestre del 2024 si registrano variazioni percentuali negative sul numero di clienti che detengono valute virtuali (-2%) e sul controvalore in euro del saldo totale delle valute virtuali detenute (-22%).
Con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -19% e -8%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.
Anche i dati relativi al II trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Inoltre, la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti minimi, mentre i portafogli più consistenti riguardano la fascia di età tra i 40 e i 60 anni.
I dati inviati all’Organismo da parte dei VASP consentono di quantificare l’utilizzo delle criptovalute da parte della clientela in relazione sia alla dimensione dell’operatività dei VASP che alla natura giuridica dei clienti.
Nel secondo trimestre del 2024 sono 110 i Prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e di servizi di portafoglio digitale che hanno trasmesso all’Organismo, per via telematica, i dati relativi alle operazioni effettuate sul territorio della Repubblica e rappresentano il 73% degli iscritti al 30.06.2024 nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo.
A fine giugno 2024 oltre 1,3 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore in euro di 2,2 miliardi di euro
Con il sesto flusso informativo, l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1.947.887 clienti.
Rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 69% (1.351.510 clienti) deteneva, all’ultimo giorno del trimestre di riferimento, criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 2.224.261.832. Pertanto, il valore medio delle criptovalute detenute dai clienti è pari ad euro 1.645,76.
Nel secondo trimestre del 2024 sono state effettuate 2.784.159 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 9 operazioni per cliente con un importo di 263,06 euro) e 2.859.128 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 10,62 operazioni per cliente con un importo di 266,01 euro).
Con riferimento alla natura giuridica della clientela dei VASP, sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 40 e 60 anni e per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.
Per quanto concerne invece il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, si denotano percentuali rilevanti soprattutto per i clienti nella forma di persona fisica con età compresa tra 18 e 40 anni e per i clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.
In merito ai trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, il maggior numero delle operazioni è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 73%) e da società con sede legale all’estero (oltre il 56%).
Tali operazioni hanno riguardato per lo più i VASP di grandi dimensioni (Tabella 7). Nelle Tabelle 8 e 9 si riportano i valori aggregati (per dimensione operativa dei VASP e per natura giuridica della clientela) del numero e controvalore in euro, alla data dell’ultimo giorno del trimestre di riferimento, dell’ammontare delle operazioni di trasferimento di valuta legale in uscita e in ingresso da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, suddivise per trasferimenti in contanti e strumenti tracciabili.
In particolare, si evince che la maggior parte delle operazioni di trasferimento di valuta legale in uscita e in ingresso da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale, sia in contanti che in strumenti tracciabili, è eseguita da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni e da clienti nella forma di persona giuridica con sede legale nel Nord Italia.
Con riferimento alla dimensione operativa dei VASP, le operazioni di trasferimento di valuta legale in uscita e in ingresso da/verso il Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale in contanti risultano prevalentemente eseguite presso Exchange di grandi dimensioni. Con riferimento al numero delle operazioni di trasferimento di valuta legale in uscita dal Prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale in strumenti tracciabili, il 50% delle operazioni viene eseguito presso Exchange di medie dimensioni